In viaggio nel tempo (1989)

Nel cuore pulsante del progetto top-secret "Quantum Leap", il geniale fisico Samuel Beckett ha infranto i confini della scienza, scoprendo la chiave per navigare le correnti del tempo. Con una teoria rivoluzionaria che limita i viaggi nel tempo alla propria esistenza, Beckett si lancia in un'audace sperimentazione che lo trascina in un vortice di salti temporali, lasciando la sua epoca per abitare nei corpi di estranei del passato. Ogni salto è un puzzle intricato di eventi storici e scelte personali; obiettivo di Sam è rettificare gli errori di un tempo, agendo come un araldo della giustizia trans-temporale. Ma ogni correzione ha un prezzo: la memoria di Beckett si frammenta, lasciandolo di volta in volta disorientato e alla mercé di un riflesso estraneo nello specchio. Non è solo, però. La sua ancora al presente è il leale Al, un osservatore che attraversa le barriere del tempo sotto forma di ologramma visibile e udibile solo da Sam. Al, insieme al supercomputer Ziggy, forniscono a Beckett gli indizi necessari per navigare queste vite prestate e i dettagli critici per rendere il passato un luogo migliore. Ogni episodio è un viaggio nel cuore dell'umanità, con Beckett che si immerge nei drammi e nelle gioie di vite altrui, cercando di tessere un filo di speranza attraverso i tessuti del destino. Con ogni atto di rettificazione, Sam anela al balzo che lo riporterà a casa, ma con ogni nuovo salto, si ritrova in un altro tempo, un altro corpo, un'altra vita da cambiare. La domanda che lo perseguita è semplice quanto tormentosa: il prossimo salto sarà quello che lo riporterà finalmente nel suo tempo?