Teheran (2020)

Nell'effervescente scenario di Teheran, città dalla storia millenaria e dai conflitti incessanti, emerge la figura di Tamar Rabinyan. Giovane talento del Mossad con le doti di hacker, Tamar si trova di fronte a un compito titanico: disattivare un reattore nucleare iraniano, missione che si colloca su una bilancia delicatissima, in grado di preservare o incendiare l'intero equilibrio del Medio Oriente. La missione ha per Tamar un sapore ancora più amaro e complesso, poiché la città ostile che le si para davanti è anche la culla della sua infanzia. Ma quando il piano iniziale va in frantumi, Tamar si ritrova costretta a fuggire nell'ombra delle intricate strade di Teheran, trasformandosi in una fuggitiva che deve improvvisare la propria sopravvivenza. In questo contesto di pericolo e disperazione, i legami con le sue origini iraniane si rinsaldano, e un inaspettato amore la lega a un attivista pro-democrazia. Tra le sue mani, la missione si trasforma in un conflitto interiore tra dovere e sentimenti, tra identità e patriottismo. Mentre la vicenda si svolge tra colpi di scena e tensioni crescenti, le autorità iraniane serrano le maglie della rete, in una caccia implacabile per catturare Tamar e i suoi compagni di Mossad. Ogni mossa è un rischio, ogni decisione può essere fatale. "Teheran" diviene così il palcoscenico di un'intensa storia di spionaggio, dove la ricerca di sé e la lotta per la libertà si intrecciano in un dramma emozionante che tiene il pubblico con il fiato sospeso fino all'ultima scena.