Aguirre furore di Dio (1972)

Nel cuore rigoglioso del Sud America del XVI secolo, l'ambizione e la leggenda si fondono in un viaggio che sfida la natura e l'umanità. Il valoroso esploratore Don Lope de Aguirre guida una spedizione spagnola lungo le impetuose correnti dell'Amazzonia, in cerca della mitica città di El Dorado, un luogo fantasmagorico dove ogni superficie pare essere fusa in oro puro. Poco dopo il tramonto dell'impero Inca, questi cercatori di fortuna, animati dall'ebbrezza di una promessa di ricchezze inimmaginabili, lasciano la sicurezza delle montagne peruviane per addentrarsi in una giungla tanto lussureggiante quanto ostile. Tra il canto ipnotico dell'avventura e il mormorio incombente del pericolo, la giungla si rivela un avversario formidabile, nascondendo sotto il suo manto verde tribù non amichevoli e insidie mortali. Man mano che la spedizione procede, è Aguirre a emergere fra i ranghi, un uomo implacabile e affamato di potere, la cui ossessione per il tesoro lo spinge a prendere il comando con pugno di ferro. Mentre i conflitti interni esplodono come tempeste tra gli uomini, la stessa ragione di Aguirre inizia a vacillare, trasformando il suo governo tirannico in una minaccia tanto pericolosa quanto gli arcani misteri dell'Amazzonia. Attraverso un intrico di tradimenti e follia, la spedizione si avvicina sempre più al precipizio della rovina. Riuscirà questa ossessiva ricerca di El Dorado a condurre gli uomini verso un paradiso dorato? O il fiume, con le sue fauci inesorabili, inghiottirà ogni loro sogno, lasciando come unico retaggio il sussurro del loro smisurato ambire e lo spettro della loro demenza? Nel "Aguirre, furore di Dio", il confine tra la gloria e la distruzione è sottile come la lama di una spada, e attraversarlo può significare tanto la consacrazione eterna quanto la più oscura perdizione.