Trama
Nella Francia del 1944, avvolta dall'oscurità dell'occupazione nazista, un collegio cattolico nella campagna diventa rifugio per l'anima e per la vita. Julien Quentin, un ragazzo colto e appartenente all'alta borghesia, e suo fratello François, vivono la loro quotidianità scolastica tra i corridoi di questa istituzione apparentemente distaccata dal caos del mondo esterno. L'equilibrio di Julien è scosso dall'arrivo di Jean Bonnet, nuovo studente dal comportamento riservato e dal passato velato da segreti.
Dopo momenti di comprensibile attrito, Julien intravede dietro l'apparente freddezza di Jean una verità sommersa: il suo vero nome è Jean Kippelstein e la sua identità ebraica è nascosta dietro un sottile velo di inganni. In un'epoca in cui la minaccia nazista striscia implacabile, l'amicizia tra i due ragazzi sboccia in un terreno complicato, sigillato da un patto di segretezza e rispetto reciproco.
Il preside del collegio, figura di umana compassione, si impegna a proteggere Jean, ma un fatale errore - il licenziamento di Joseph, un servitore colto a sottrarre viveri per il mercato nero - diventa la falla attraverso cui la minaccia della Gestapo si insinua tra le mura sicure del collegio.
L'intimità e la complicità tra Julien e Jean sono messe alla prova sotto il peso di un pericolo sempre più concreto. La rivelazione dell'identità di Jean precipita verso un climax straziante, ove l'innocenza si frantuma e il corso delle vite viene cambiato irreparabilmente.
"Arrivederci ragazzi", opera semi-autobiografica del regista Louis Malle che attinge dai ricordi della sua infanzia in un collegio durante la Seconda Guerra Mondiale, è un'opera toccante che esplora l'amicizia, il coraggio e le tragiche ripercussioni del conflitto sugli innocenti, lasciando nello spettatore un'eco duraturo di riflessione e commozione.