Beautiful Thing (1996)

Nell'afa opprimente di un complesso abitativo nel sud-est di Londra, si svolge una storia d'amore non convenzionale, intagliata contro lo sfondo aspro della metropoli e le sfide dell'adolescenza. Jamie è un adolescente schivo con una naturale avversione per il calcio e la scuola, intrappolato nella monotonia della vita quotidiana. Il suo percorso si incrocia inaspettatamente con quello di Ste, un ragazzo apparentemente più inserito ma tormentato, bersaglio costante dell'aggressività del padre e del fratello maggiore. Un legame inatteso si forma quando Ste, dopo un episodio di violenza in famiglia, trova rifugio nella casa di Jamie, dove Sandra, la madre di Jamie, vigila con compassione. Condividendo il letto in una disposizione "testa-coda", tra i due giovani sboccia un rapporto tenero e delicato, che si evolve da semplici sguardi furtivi a un amore inconfutabile, celebrato e valorizzato nel corso del film. La trama si addentra nel loro percorso di autoscoperta e accettazione della propria sessualità, affrontando il timore di ritorsioni dalla famiglia instabile di Ste e il giudizio della società. La loro esperienza condivisa di bullismo, invece di dividerli, cementa ancora di più il loro legame. Parallelamente alla loro storia, si sviluppano i sogni di Sandra di lasciare il complesso per gestire il proprio pub e il suo nascente rapporto con Tony, il suo eccentrico fidanzato hippy. Leah, la ragazza di casa accanto, esuberante e espulsa dalla scuola, con la sua passione per i dischi di Mama Cass e per le esperienze psichedeliche, arricchisce la narrazione con la sua vivace presenza. "Beautiful Thing" è una delicata tessitura di amore, adolescenza e resilienza, in un contesto di sfide sociali e sogni personali. È un inno alla gioia travolgente del primo amore e all'atto coraggioso di accettare autenticamente se stessi.