I soliti ignoti (1958)

Nelle vibranti viuzze di Roma, Cosimo, un piccolo delinquente con aspirazioni da grande criminale, si ritrova ingiustamente dietro le sbarre, accusato di un crimine che nega di aver commesso. Con i suoi sogni di gloria messi momentaneamente in pausa, Cosimo passa il testimone al pugile Peppe, affidandogli il piano per un colpo audace: la rapina di un banco dei pegni nella tranquilla Via della Madonna. Il sussurro di questa allettante impresa si diffonde nel sottobosco cittadino, ma sorprendentemente non è Peppe a raccogliere la sfida, bensì la banda di piccoli criminali maldestri e carismatici di Cosimo. Tra loro vi sono Tiberio, fotografo indigente alle prese con le responsabilità di padre, Mario, abile ricettatore, il focoso Michele siciliano e Capannelle, un fantino ormai sul viale del tramonto. Sotto la guida esperta di Dante, un ladro di lungo corso ora in pensione, questo eterogeneo gruppo si lancia nella loro temeraria missione. Tuttavia, scoprono presto che la sonnolenta Via della Madonna nasconde i suoi segreti molto bene e il colpo, che sembrava a prova di errore, si trasforma in una commedia degli equivoci che metterà alla prova sia la loro amicizia che il loro ingegno. Riuscirà la loro opera d'arte del crimine a realizzarsi come previsto, o saranno l'incompetenza e gli imprevisti a tracciare la strada verso la loro rovina? La risposta è celata nel cuore di Via della Madonna, dove ambizioni, sogni e realtà si scontrano in un tumultuoso balletto di caos e solidarietà.