Chiamami domani... che oggi devo morire (1966)

Nell'ombrosa quiete di una foresta che custodisce segreti antichi quanto il tempo, giovani donne scompaiono senza lasciare traccia, rapite da una creatura tanto mostruosa quanto enigmatica: Oddbod, abominevole progenie del diabolico Dr. Watt. Il Detective-Sergente Bung, uomo mite e sottomesso dalla moglie, si ritrova suo malgrado coinvolto in questo caso misterioso, aggrovigliandosi in una ragnatela di eventi inspiegabili. La pista promettente si trasforma in un vicolo cieco con l'inaspettata morte di Dan Dann, un inserviente di bagni pubblici, il quale trova la fine nelle stesse acque che avrebbe dovuto custodire. Tuttavia, nella tetra confusione, Bung inciampa in una distrazione che risponde al nome di Valeria, la cui seduzione e fascino lo distolgono dalloscuro orizzonte che si sta profilando. Mentre Bung si avventura inconsapevole nella lussuosa dimora di campagna di Valeria, ignora che proprio lì si celano le risposte agli orrori inimmaginabili che infestano la zona. Nel frattempo, il malefico Dr. Watt trama nell'ombra, dando vita a un piano raccapricciante: le donne rapite sono destinate a essere trasformate in manichini, pronti per adornare le vetrine dei negozi locali. "Chiamami domani... che oggi devo morire" è una parodia goliardica e macabra dei classici dell'orrore, intessendo elementi di leggende del genere come il racconto di Frankenstein e le doppie terribilità di Dr. Jekyll e Mr. Hyde. Mentre i sinistri eventi si dipanano, il sergente Bung procede cieco e lontano dalla verità che striscia nelle ombre. Riuscirà a svelare l'atroce piano del Dr. Watt oppure diventerà un'altra pedina in questa scacchiera di caos mostruoso? L'oscuro mistero attende di essere illuminato, ma solo i più audaci scopriranno cosa si nasconde dietro l'apparente tranquillità della foresta.