Chui lung (2017)

Nell'ombra di una Hong Kong del 1963, segnata dall'autoritarismo britannico e dalla vibrante clandestinità, Ho (interpretato da Donnie Yen) emerge come un fulgido esempio di coraggio e abilità nel combattimento. Questo immigrato illegale, mosso da un impavido ottimismo, si tuffa senza indugi nel mondo sotterraneo della città, una giungla urbana dove le lotte per il potere sono all'ordine del giorno e le alleanze si dissolvono come fumo. Attraverso scontri incessanti con avversari tanto spietati quanto lui, il nostro protagonista, un tempo uomo dalla natura buona, subisce una trasformazione radicale: le battaglie lo privano non solo della sua integrità fisica, ma anche di quella morale, trasformandolo in un mostro che supera in ferocia persino i più corrotti tra i poliziotti e i signori della droga che ha combattuto. Nel vortice di questa metamorfosi, Ho si eleva a signore incontrastato del narcotraffico, muovendo i fili di un impero illecito sotto l'egida di Lee Rock (Andy Lau), un capo detective sergente che esercita il suo controllo con mano di ferro. Tuttavia, l'introduzione della Commissione Indipendente Contro la Corruzione (ICAC) nel 1974 segna un punto di svolta, costringendo Rock a un'imprevista ritirata dal gioco del potere. Eppure, nonostante il cambiamento delle regole e le nuove minacce, Ho si rifiuta di essere messo all'angolo. Con una volontà di ferro, è deciso a consolidare il suo dominio e a regnare, indisturbato, come unico dittatore di un impero illegale che si estende ben oltre i vicoli oscuri di Hong Kong. La sua storia è una discesa negli abissi dell'ambizione umana, dove la lotta per il potere può trasformare il più valoroso degli uomini in un mostro assetato di dominio. "Chui lung" è un viaggio avvincente e oscuro nell'animo umano, un racconto di ascesa e caduta che catturerà lo spettatore fino all'ultimo, inaspettato respiro.