Chopper (2000)

Nel torbido mondo della criminalità australiana, Mark Brandon 'Chopper' Read è una figura che oscilla tra la brutalità e il desiderio di fama. "Chopper" non è un film per cuori deboli; è il racconto crudo di un uomo che non cerca redenzione, ma piuttosto l'ammirazione come leggenda del crimine. Tra le pareti di una cella carceraria nasce l'autobiografia di Chopper, un best-seller che illumina gli angoli più oscuri della sua psiche: paranoia, gelosia e arroganza sono i compagni di viaggio di un percorso di vita disseminato di violenza e tradimento, spesso ai danni di amici e persone care. La narrazione, articolata attraverso una struttura frammentata che ci porta a spasso nel tempo, ci svela come, paradossalmente, l'incapacità di Chopper di essere un criminale di alto bordo e le sue azioni abominevoli, lo portino a una sorta di celebrità distorta. La pellicola ci conduce in un viaggio attraverso la mente di un uomo che ha trasformato il suo stesso fallimento nel mondo del crimine in un trampolino di lancio per una carriera inaspettata. "Chopper" non è soltanto la storia di un criminale, è il ritratto di un personaggio che, con la sua ferocia e il suo carisma torbido, sfida lo spettatore a distogliere lo sguardo.