Days of Glory (2006)

All'alba della Seconda Guerra Mondiale, un gruppo di coraggiosi musulmani delle colonie francesi decide di arruolarsi per difendere quella che considerano la loro patria: la Francia. Sotto la severa guida del Sergente Roger Martinez, il soldato Abdelkader emerge per il suo innato carisma e la sua aspirazione a un riconoscimento che va oltre il campo di battaglia; al suo fianco ci sono Saïd Otmari, un semplice soldato analfabeta ma fedele al suo superiore, e Messaoud Souni, un cecchino dal cuore tenero che sperimenta l'amore corrisposto di Irène, una donna francese. Non manca Yassir, che combatte al fianco del fratello per una causa che promette più di un compenso economico. Il loro viaggio li porta dalle sabbie dell'Algeria alle gelide terre dell'Alsazia, passando attraverso le campagne di Italia e Francia. Presto, però, i sogni di onore e riconoscimento si scontrano con la dura realtà: i soldati francesi godono di privilegi come promozioni, permessi e pasti migliori, mentre i loro fratelli arabi si trovano a lottare contro una discriminazione sottile ma pungente. In questo contesto, la parola "fratellanza" risuona vuota e la loro battaglia si trasforma: non solo contro un nemico esterno, ma per il riconoscimento della loro stessa dignità e valore. In "Days of Glory", l'epopea di questi soldati si dipana in una narrazione che intreccia il dramma bellico alla lotta per l'uguaglianza, lasciando il pubblico con domande potenti riguardo al prezzo della libertà e al vero significato di patriottismo.