La guerra lampo dei fratelli Marx (1933)

Nel piccolo e fiero paese di Freedonia, l'eco di una crisi finanziaria si contrappone al battito risoluto dei cuori dei suoi cittadini. Al culmine di questa tempesta economica, Freedonia vacilla sul baratro del caos, spinta dalla necessità di trovare una soluzione disperata alla sua penuria monetaria. La chiave per la loro salvezza sembra essere nelle mani della facoltosa signora Teasdale, la cui generosità, tuttavia, è vincolata da una richiesta alquanto insolita: l'insediamento del bizzarro Rufus T. Firefly alla presidenza della nazione. Incapace di conformarsi al cerimoniale e al calcolo politico, Firefly trasforma il palazzo presidenziale in un circo di stravaganze e di decisioni impulsive, catalizzando un vortice di disordine e di comicità assurda. Nel frattempo, il vicino stato di Sylvania intravede nel tumulto di Freedonia l'occasione perfetta per insidiare il suo futuro. Due spie, il goffo Chicolini e l'ingenuo Pinky, vengono inviati a sondare le acque turbolente dell'amministrazione Firefly, nella speranza di scovare informazioni cruciali che possano destabilizzare ulteriormente il paese. Con una guerra che sembra sempre più imminente e con Freedonia trascinata in un vortice di eventi sempre più folli, "La guerra lampo dei fratelli Marx" si rivela un'odissea comica, in cui la satira politica si intreccia con il nonsense in una danza inebriante che tiene il destino di una nazione sospeso in un equilibrio tanto precario quanto esilarante. Un invito a ridere di fronte all'assurdità della politica, dove l'insolito diventa norma e dove l'inevitabile si trasforma in uno spettacolo da non perdere.