Cinque pezzi facili (1970)

Bobby Eroica Dupea, un tempo stella nascente del panorama musicale classico, appartiene a una nobile stirpe di musicisti e prometteva di diventare un pianista concertista di fama. Ora, però, la sua esistenza si consuma lontano dai riflettori, perso nella monotonia della vita da operaio in un'azienda petrolifera di una piccola e anonima cittadina. Il fragore delle macchine ha soffocato il suono del suo talento, e le serate trascorrono tra bowling e le chiacchiere semplici ma affettuose della sua ragazza, Rayette. La quiete apparente della sua vita, tuttavia, cela un'intima inquietudine, un segreto desiderio di rivolta contro la banalità dei suoi giorni. Bobby sente il richiamo di ciò che ha lasciato: un mondo di musica, cultura e una famiglia intellettuale, abbandonata per sottrarsi alla severa disciplina imposta dalle tastiere del pianoforte. La notizia della malattia di suo padre lo costringe a tornare sui suoi passi, a lasciare la piccola città e a fare i conti con la famiglia da cui si era allontanato. Così, Bobby lascia Rayette in un motel e intraprende un viaggio verso Puget Sound, Washington, per confrontarsi con il passato. "Cinque pezzi facili" ci porta nel cuore di un uomo diviso tra il mondo che ha costruito con le sue mani e quello che ha ereditato. È il racconto di un viaggio emozionante che ci mostra come spesso siamo prigionieri dei nostri stessi sogni e di come il nostro passato continui a definire il nostro presente. Un film che dipinge un ritratto intenso di un uomo sospeso tra due esistenze e la potente risonanza del nostro passato.