Dang kou feng yun (2017)

Nella Cina del XVI secolo, le coste sono dilaniate dal flagello dei pirati giapponesi, creature tanto temerarie quanto assetate di conquista. Il 1557 vede Cengang, in Zhejiang, cadere nelle loro spire, con la città portuale che si trasforma da fiorente centro commerciale a teatro di un desolante assedio. Eppure, dalle ceneri della disperazione, si leva il coraggio di un uomo: il Comandante Yu (Sammo Hung), che sotto la brillante strategia del neo nominato Generale Qi (Vincent Zhao), riesce a sferrare un contrattacco audace che rispedisce i pirati nelle ombre da cui sono venuti. Ma la tregua è effimera. Nel 1561, il caos si abbatte nuovamente sulle coste cinesi, quando i pirati, riunitisi e più feroci che mai, lanciano un assalto bifronte contro le città di Xinhe e Taizhou. Il Generale Qi si trova davanti a una scelta crudele: proteggere Xinhe, dove risiedono le famiglie dei suoi uomini, o marciare verso Taizhou per un confronto decisivo. Con una mossa tanto drastica quanto inaspettata, sceglie Taizhou, lasciando a sua moglie, emblema di tenacia e coraggio, il compito di difendere Xinhe. Non è un semplice gioco di strategia, ma una battaglia per l'anima stessa della nazione. Il Generale Qi sa che una vittoria a Taizhou potrebbe porre fine a un conflitto che consuma le città costiere da troppi anni. E mentre il destino di due città è sospeso a un filo, il Dio della Guerra deve scrivere il capitolo finale di una guerra che è anche lotta per il destino di un intero popolo. Ogni mossa è un tassello in questo scacchiere di lealtà, sacrifici e speranza, dove il prezzo della pace è spesso il più alto che si possa pagare.