Grand Hotel (1932)

Nel cuore pulsante di Berlino, il Grand Hotel si erge come un tempio di sfarzo e lusso, un microcosmo dove, secondo le parole dell'abituale Dr. Otternschlag, la gente entra ed esce e nulla di rilevante mai accade. Eppure, dietro questa facciata di superficiale monotonia, si nascondono passioni e intrighi che tessono una trama di destini incrociati. Il Baron von Geigern, nobile decaduto e travolto da debiti, si aggira tra i lussuosi corridoi con un piano disperato: sottrarre le perle della seducente e stravagante ballerina Grusinskaya. Ma, come spesso accade quando due cuori si incrociano, il furto si trasforma in un colpo di fulmine, e il Barone si ritrova a rubare non preziosi gioielli, ma l'affetto di una donna. Nelle ombre di questo labirinto di eleganza, il potente uomo d'affari Preysing esercita una tirannia senza scrupoli su Kringelein, il timido contabile della sua azienda. Ma la partita tra oppressore e oppresso nasconde un'imprevedibile inversione di ruoli, poiché Kringelein, segnato da una malattia senza scampo, si rivelerà detentore di un potere insospettato. Mentre il destino intreccia questi fili, il Barone incanta anche Flaemmchen, l'amante di Preysing, tessendo con lei una promessa d'amore che potrebbe non trovare compimento. Tra le mura del Grand Hotel, sotto il luccichio dei lampadari, si consumano storie di vita, amore e inganno, dimostrando che, contrariamente a quanto creduto, qui ogni istante può alterare il corso delle esistenze.