Greater (2016)

Brandon Burlsworth non è altro che un sogno incarnato in una tenacia da ferro. La sua figura, poco atletica e lontana dagli ideali del football americano, non prometteva certo una carriera entusiasmante. Eppure, l'ostinazione e la fede incrollabile di questo giovane lo hanno portato nel 1994 a calcare il terreno di gioco per gli Arkansas Razorbacks, la squadra che aveva sempre tifato, nonostante le probabilità fossero tutte contro di lui. La storia di Brandon è un inno all'ambizione e alla perseveranza. Pur essendo visto come un outsider dai suoi compagni e non proprio gradito per le sue rigide abitudini e la sua profonda religiosità, il suo spirito indomito e la dedizione assoluta lo trasformano da zimbello a fonte di ispirazione. La trasformazione è tale che Brandon non solo diventa il primo giocatore nella storia degli Razorbacks a conseguire sia la laurea di primo livello che quella di secondo grado durante la sua carriera sportiva, ma si guadagna anche il rispetto e l'ammirazione di tutti, riscrivendo le regole del successo. La sua ascesa, tuttavia, viene bruscamente interrotta da una tragedia che lascia i suoi cari e il mondo dello sport senza parole. Solo undici giorni dopo essere stato scelto per entrare nel grande palcoscenico della NFL, un tragico incidente strappa Brandon alla vita, lasciando un vuoto incolmabile e la domanda atroce che da sempre attanaglia l'umanità: "Perché le cose brutte capitano alle persone buone?". "Greater" non è soltanto la narrazione di una carriera sportiva straordinaria, ma un'elegia sulla ricerca di speranza e ispirazione attraverso la lotta contro l'incomprensibile, un invito a cercare risposte e a mantenere la fiducia nonostante le avversità. Questo è il racconto di un eroe poco probabile, la cui grandezza si misura ben oltre i confini del campo di football, un viaggio emotivo che riecheggia lo spirito di classici come "Rudy" e "La vita è meravigliosa".