Caro zio Joe (1994)

Nel vortice di una famiglia in cui regna l'avidità, la figura di Zio Joe, milionario in età avanzata, diventa il trofeo più ambito. I suoi parenti, accecati dalla brama di possedere il suo impero, si prodigano in sforzi disperati per raggirare il loro anziano conparente, i cui occhi brillano di malizia nel vedere la prospettiva di una cospicua eredità. Ma Zio Joe non è l'ingenuo vecchietto che sembra: con astuzia, vede attraverso le cortesie superficiali della sua famiglia, riconoscendone le intenzioni rapaci di impadronirsi della sua fortuna. In questo teatro dell'assurdo familiare, entra in scena Daniel McTeague, un tempo emarginato dalla famiglia e ora divenuto un promettente giocatore di bowling. Reclutato da altri lidi dalla famiglia, Daniel è l'arma segreta per sovvertire questo circo famelico. Tuttavia, il compito che lo attende è tutt'altro che semplice. La famiglia si ritrova ad affrontare una competizione inaspettata: una seducente infermiera, che non solo ha conquistato il cuore di Zio Joe come sua badante, ma che rappresenta anche una minaccia potenziale per la sua vasta eredità. Mentre Zio Joe si diletta nel caos, tirando astutamente i fili del suo spettacolo di burattini in carne ed ossa, la trama si avvolge in un turbine di inganni e falsità. Daniel, nonostante la sua riluttanza iniziale, si ritrova nuovamente intrappolato nella rete di avarizia tessuta dalla famiglia. Rimane la domanda: chi riuscirà a ingannare chi e chi alla fine erediterà le ricchezze di Zio Joe? Si dipana così un gioco di avidità, dove ogni colpo di scena è carico di attesa e fascino, invitando lo spettatore a chiedersi chi sarà il vero vincitore in questa corsa al patrimonio di un uomo che ha fatto della sua vita un astuto gioco di potere.