Jiro e l'arte del sushi (2011)

In "Jiro e l'arte del sushi", immergiti nel mondo di Jiro Ono, il maestro sushi ottantacinquenne la cui vita si intreccia indissolubilmente con la sua arte culinaria. Situato nel cuore pulsante di Tokyo, il suo intimo ristorante sushi da dieci posti si differenzia per l'eccellenza che gli è valsa tre stelle Michelin. La narrazione si snoda attorno alla filosofia di Jiro, per cui la perfezione è un traguardo mobile, sempre un passo avanti rispetto all'odierna abilità. Attraverso una routine minuziosa e l'incessante ripetizione di semplici tecniche, Jiro trasforma bocconi di sushi in opere d'arte culinaria che affascinano anche i palati più esigenti. Il film svela i segreti dietro la sua apparente semplicità, il rispetto degli ingredienti - dal riso al pesce, dalla nori al tempismo impeccabile nel servire il sushi - e l'importanza del lavoro di squadra con i fidati fornitori e i suoi devoti allievi. Al centro di questa narrazione vi è anche il passaggio generazionale: Yoshikazu, il figlio primogenito di Jiro, è destinato a raccogliere il testimone del padre, un'eredità che porta con sé l'onere della grandezza e la sfida di mantenere vivo un mito. Mentre Yoshikazu si confronta con il suo destino, Takashi, il figlio minore, si fa strada con un proprio ristorante, rivelando un diverso approccio alla tradizione e all'innovazione. "Jiro e l'arte del sushi" non è solo il ritratto di un artista del cibo, ma una riflessione profonda sull'amore per il proprio mestiere, sulla ricerca incessante dell'eccellenza e su come, anche nelle tradizioni più radicate, si possa trovare spazio per il cambiamento e la crescita personale.