Monos - Un gioco da ragazzi (2019)

Nel cuore aspro e inospitale di una montagna latinoamericana sorge "Monos", un film di Alejandro Landes che si destreggia tra la crudele realtà della sopravvivenza e l'inquietante barbarie della natura umana. Un gruppo di adolescenti, soldati e ribelli dalla nomenclatura peculiare — tra cui Rambo, Puffo, Bigfoot, Lupo e Boom-Boom — pattuglia questo confine selvaggio, oscillando tra la disciplina ferrea di addestramenti militari diurni e l'abbandono agli istinti più primitivi sotto il velo oscuro della notte. Questi giovani guerrieri, legati da un'insolita fratellanza, sono sottoposti al misterioso comando di un'entità nota solo come L'Organizzazione, e si trovano a custodire una prigioniera americana, la Doctora (Julianne Nicholson). Ma un'imboscata li catapulta nel cuore tumultuoso della giungla, e ciò che era una missione si trasforma in un vorticoso crollo delle relazioni e della ragione. L'ordine conosciuto si sgretola, e la lotta per il potere si intensifica in una spietata legge del più forte che risparmia nessuno, una febbre onirica e drammaticamente profetica. La narrazione di "Monos" si sviluppa svelando l'assurdità e il caos della guerra attraverso l'occhio incontaminato ma macchiato dell'adolescenza. La colonna sonora eterea di Mica Levi avvolge il film, mentre Landes, con il suo racconto meticoloso, evoca memorie di opere come "Il signore delle mosche" e "Beau Travail", tuttavia tracciando un sentiero che sfida i cliché e si avventura in territori cinematograficamente inesplorati. Con un cast giovane e diversificato che spazia da talenti affermati come Moisés Arias a volti nuovi, grezzi e senza precedenti nel mondo della recitazione, "Monos" ci invita in un mondo volatile e spesso surreale, dove l'inaspettato diventa la norma e la pace, pur continuando ad essere un miraggio, rimane una tentazione affascinante.