Mio padre e mio figlio (2005)

Nella turbolenta atmosfera degli anni '70, il giovane Sadik, studente universitario e giornalista di sinistra, brucia di un fuoco ribelle che rifiuta le aspettative paterne: quella di diventare ingegnere agrario e custode dell'azienda agricola di famiglia nell'Egeo. La sua indomita voglia di cambiamento si scontra con l'oscurità di un Paese scosso dal violento colpo di stato militare nella fatidica alba del 12 settembre 1980. In quel buio, Sadik affronta la struggente perdita della moglie durante il parto; la piccola Deniz, unica figlia, emerge come un faro di speranza in un momento di disperazione. Isolato dal mondo esterno dal pugno di ferro del colpo di stato, deve sopportare il dolore di questa perdita in solitudine. Il tempo in carcere è un macigno di torture e processi che non spezza lo spirito di Sadik, sebbene lo segni profondamente. All'uscita, non è più solo: al suo fianco c'è Deniz, cresciuta tra le mura di una prigione, ora una bambina di 7-8 anni. Insieme intraprendono il cammino di ritorno verso le radici egeo, verso quella terra che Sadik aveva un tempo rinnegato. Il figlio prodigo è ora consapevole che il cammino verso la riconciliazione con il padre Huseyin, da cui si è tanto allontanato, sarà arduo. Ma per la figlia e per il futuro che ancora può essere costruito, Sadik è disposto a combattere questa battaglia. "Mio padre e mio figlio" è un viaggio emotivo che indaga i fragili legami familiari, un racconto di ribellione, perdita e resistenza, un'ode alla ricerca incessante di redenzione e alla forza resiliente dell'amore filiale.