Mystery Train - Martedì notte a Memphis (1989)

Sotto le ombre spettrali di Memphis, culla del leggendario Sun Studio, si dipana un affascinante trittico di racconti intrecciati dai fili di un pellegrinaggio rock 'n roll, di una nostalgica Americana e degli echi inquietanti di spazi dimenticati. Nel corso di una notte senza fine, la vita di quattro visitatori straordinari si intreccia nell'atmosfera decadente dell'Arcade Hotel, un rifugio malfamato dove rimangono ignari l'uno dell'esistenza dell'altro. In "Lontano da Yokohama", incontriamo Jun e Mitsuko, due diciottenni giapponesi in viaggio economico, un pellegrinaggio musicale tra i luoghi iconici dei loro idoli rock americani degli anni '50 e '60. Con il precario inglese di Mitsuko come unica bussola, vagano per Memphis, dibattendo se seguire le orme di Carl Perkins o Elvis Presley, e tracciando paralleli tra la loro Yokohama e la città americana. "Possiamo definirla un'apparizione" ci presenta Dee Dee, in fuga da una relazione in frantumi con il suo "marito" britannico Johnny, e Luisa, una recente vedova venuta da Roma per rimpatriare le spoglie del marito defunto. Condividendo una stanza per caso, le due donne potrebbero celare una terza presenza invisibile, un ospite spettrale suggerito dalle insolite esperienze di Luisa in città. Nell'ultimo filo narrativo, "Persi nello spazio", il focus si sposta su Johnny, l'estraniato "marito" di Dee Dee. Salvato dalla sua ubriachezza molesta da Charlie, il fratello barbiere di Dee Dee, e dal loro amico Will, trovano rifugio all'Arcade Hotel, sperando che le conseguenze di un certo incidente si attenuino entro il mattino. Durante questa notte indimenticabile a Memphis, il fascino eterno di un Elvis Presley bello come nel 1956 tesse un tappezzeria eterea, sollevando il dubbio: il Re è davvero scomparso? Mentre le storie si dipanano, la magia di Memphis, con la sua ricca storia musicale e aura mistica, fa da sfondo a questi intrecciati racconti di amore, perdita e desiderio di connessione.