Roma città aperta (1945)

Nel cuore di una Roma lacerata dalla guerra, la città eterna è ridotta al silenzio sotto il pesante giogo dell'occupazione nazista. Dichiarata "città aperta" per sottrarsi ai bombardamenti, la sua apparente libertà nasconde una lotta quotidiana per la sopravvivenza, tra il coprifuoco, la penuria di cibo e la continua caccia ai membri della Resistenza. In questo paesaggio desolato si snoda la vicenda di Pina, vedova e incinta, che nonostante la miseria e la disperazione si accinge a sposare Francesco, il suo vicino di casa e ateo, trovando conforto nel loro amore, benedetto dal parroco Don Pietro Pellegrini. La loro tranquillità è però minacciata dall'arrivo di Giorgio Manfredi, amico di Francesco e figura chiave della Resistenza, che cerca rifugio tra le mura domestiche, rischiando di compromettere la sicurezza di tutti. Don Pietro, mosso da una profonda fede e dalla convinzione di agire per una causa sacra, si fa complice di Manfredi, offrendo il suo aiuto per una missione densa di pericoli. La posizione del prete gli concede una certa immunità, spronando le speranze dei protagonisti. Nel frattempo, Marina, l'ignara fidanzata di Giorgio e artista di cabaret, si dibatte per tenere a galla la propria vita, lontana dal suo amato e dagli occhi inquisitori degli occupanti. Mentre Pina e Marina cercano di trovare una via attraverso le avversità, le loro azioni si intrecciano, precipitando verso conseguenze inaspettate e tragiche. Tra i ranghi della Resistenza si cela un vile collaboratore della Gestapo, una minaccia non solo per la fuga di Manfredi, ma per la vita di tutti loro. In questo clima di tradimento, lo spirito di resistenza vacillerà o emergerà più forte? "Roma città aperta" è un racconto straziante di amore e tradimento, una testimonianza della forza indomabile dello spirito umano nell'affrontare le avversità.