7 giorni a maggio (1964)

Nell'ombra fredda della guerra fredda, un fragile equilibrio di potere si regge all'interno degli Stati Uniti, in un momento in cui il futuro della nazione è in bilico. Il Presidente Jordan Lyman, la cui popolarità è in calo, compie un gesto senza precedenti firmando un trattato di disarmo nucleare con l'Unione Sovietica. Ma questa mossa coraggiosa scatena una reazione inaspettata, non di plauso, ma di sottile ribellione tra le proprie fila. A dominare questa turbolenza c'è il carismatico Generale James Mattoon Scott, un generale a quattro stelle e Presidente dei Capi di Stato Maggiore. La sua forte popolarità e la sua decisa opposizione al trattato seminano discordia, minacciando di spaccare il governo dall'interno. La resistenza di Scott al disarmo accende dubbi e sospetti tra coloro che gli sono più vicini. In questo vortice di sfiducia si trova il Colonnello dei Marines Jiggs Casey, un ufficiale leale che serve sotto Scott. Casey, inciampando in prove inquietanti, si rende conto di una verità sconvolgente: Scott, che potrebbe ambire alla Presidenza, sembra non voler aspettare il corso naturale della democrazia. Gli indizi suggeriscono l'impensabile: un colpo di stato orchestrato da alti ufficiali militari per rovesciare il governo. Con in mano queste infauste rivelazioni, Casey si rivolge al Presidente Lyman, dando il via a un labirinto di intrighi tesissimi. In questa partita a scacchi ad alta tensione, ogni mossa è decisiva, ogni alleanza incerta. Il Presidente Lyman, circondato da un ristretto gruppo di funzionari fidati, deve districarsi in questa pericolosa rete di tradimenti per trovare le prove della congiura di Scott e soffocare la rivolta prima che possa distruggere la delicata pace della nazione. "7 giorni a maggio" è un'avvincente esplorazione del sottile confine tra potere e lealtà, immersa nelle turbolenze politiche. È un viaggio carico di suspense che mantiene lo spettatore col fiato sospeso, in un continuo interrogarsi su chi possa essere degno di fiducia.