Soaked in Bleach (2015)

Nel tumultuoso scenario degli anni '90, la scomparsa di Kurt Cobain, icona del grunge, lascia un'eco di sgomento nel mondo. Il documentario "Soaked in Bleach" si addentra nelle ombre di una vicenda ancora avvolta nel mistero, sollevando dubbi su una verità troppo frettolosamente etichettata. Tom Grant, ex detective della L.A. County Sheriff e ora investigatore privato, è il filo conduttore di questa indagine cinematografica che si snoda tra enigmi e contraddizioni. Assunto da Courtney Love per rintracciare il marito scomparso, Grant si ritrova ben presto immerso in un pantano di congetture quando il corpo senza vita di Cobain viene ritrovato nella loro abitazione di Seattle. La causa? Un apparente suicidio. Tuttavia, l'esperienza di Grant e il suo istinto di investigatore non gli permettono di accettare questa conclusione senza interrogativi. Attraverso una serie di ricostruzioni, testimonianze e interviste, "Soaked in Bleach" tesse un racconto che mette in discussione la narrazione dei fatti accettata dall'opinione pubblica. Le prove esaminate e gli artefatti ufficiali del caso del 1994 si scontrano con la versione dei fatti fornita dalla polizia di Seattle, disegnando una realtà ben diversa da quella universalmente accettata. Col coraggio di contraddire le informazioni largamente diffuse dai media globali, il documentario suggerisce l'esistenza di un inganno architettato da Courtney Love. Man mano che si indaga, l'evidenza si accumula, rendendo sempre più arduo ignorare la possibilità che la morte di Cobain non sia stata volontaria. "Soaked in Bleach" non è solo un documentario, ma un appello a non fermarsi alle apparenze, a mettere in discussione ciò che è stato presentato come fatto, a cercare la verità celata dietro una cortina di candeggina. Un invito, insomma, a non accontentarsi delle risposte semplici quando la realtà potrebbe rivelarsi molto più complessa.