Suntan (2016)

Nella tela del tempo che scorre inesorabile, "Suntan" dipinge con maestria il ritratto di un uomo in bilico tra desiderio e ossessione, un inno alla gioventù effimera e ai suoi riflessi dorati. Kostis, un medico sulla soglia dei quarant'anni, vive intrappolato in una routine prevedibile, fino a quando non viene catapultato in una nuova realtà come dottore sull'isola di Antiparos, un angolo di mondo dove gli inverni sono solitari e immobili. L'arrivo dell'estate, però, porta con sé una metamorfosi: l'isola si riveste di vitalità, diventando un affascinante paradiso estivo, pulsante di feste selvagge e spiagge dove la nudità è come un ritorno all'innocenza più pura. In quest'eden di libertà e spensieratezza, Kostis incontra Anna, una ragazza di 19 anni, il cui spirito libero e il sorriso solare lo incantano al primo sguardo. La scintilla dell'attrazione lo trascina in un turbine di emozioni, lo spinge a oltrepassare i confini della sua vita metodica per inseguire un sogno di giovinezza rinnovata. La sua esistenza si tinge di notti inebriate e avventure appassionate, in un disperato tentativo di impressionare e conquistare l'elusiva Anna. Ma l'infatuazione di Kostis per la giovane si trasforma in un sentiero pericoloso, un viaggio oscuro nel cuore di un uomo che si scontra con la dura realtà di un amore a senso unico e con il peso degli anni che lo separano dalla sua amata. L'isola, una volta rifugio dei piaceri estivi, si profila come scenario di un uomo che si aggrappa con tutte le forze a un'illusione di gioventù, cercando di trattenere il sole tra le mani. "Suntan" è un'esplorazione profonda dell'animo umano, un viaggio tra la vitalità di un corpo giovane e la sua ineludibile caducità, un film che celebra e, al contempo, medita sull'inesorabile passaggio del tempo.