L'uomo dei sogni (1989)

Nel cuore dell'Iowa, tra le distese dorate di mais, il contadino Ray Kinsella è sul punto di compiere un atto che confina con l'irrazionale. Spinto da una voce misteriosa che riecheggia tra le sue colture, Ray si sente obbligato a trasformare una porzione del suo terreno in un campo da baseball. La frase "Se lo costruisci, lui verrà" diventa il mantra di un'avventura che si intreccia con il mito di Shoeless Joe Jackson, una leggenda del baseball ingiustamente travolta dallo scandalo. Con il sostegno di sua moglie Annie, Ray si immerge in un viaggio che è tanto fisico quanto spirituale, raschiando via il reddito certo del mais per inseguire il palpito di un sogno. Il campo da baseball diventa ben presto un portale attraverso cui le figure eroiche di un tempo, sfumate nei ricordi e nei racconti del padre scomparso di Ray, fanno il loro ritorno sotto le stelle dell'Iowa per giocare partite illuminate da un'aura di magia. Ma il cammino di Ray è costellato di enigmi: la voce gli parla di Terence Mann, un autore degli anni '60 ora ritirato dal mondo, e di Archie "Moonlight" Graham, un giocatore la cui carriera si è fulminata in un unico, inappagante inning. Ray si troverà ad affrontare sfide che vanno oltre il palpabile, cercando di decifrare il messaggio nascosto tra i filari di mais, un messaggio che risuona con gli echi della sua infanzia e con il rimpianto di un rapporto paterno interrotto troppo presto. La posta in gioco non è soltanto la realizzazione di una visione, ma il potenziale sacrificio del suo stesso modo di vivere. "L'uomo dei sogni" è un racconto di redenzione e di miracoli, un inno all'innocenza perduta e ritrovata, e un invito a credere che, a volte, i campi dei nostri sogni possono effettivamente dar vita a magie sconfinatamente più reali del previsto.