La piccola bottega degli orrori (1960)

Nel caotico mondo del negozio di fiori di Gravis Mushnick, l'impacciato assistente Seymour Krelborn cerca di farsi valere tra un incidente e l'altro. Il suo posto è a rischio quando rovina l'ordine di un cliente, ma la sua fortuna è sul punto di cambiare quando presenta una bizzarra pianta ibrida che ha battezzato "Audrey Jr.", in onore della sua collega e segreta cotta, Audrey Fulquard. La curiosità suscitata dalla pianta offre a Seymour una seconda possibilità e il negozio di Mushnick si riprende vita, attirando l'attenzione di clienti sempre più numerosi. Ma la gioia iniziale si affievolisce quando Audrey Jr. inizia a languire, portando Seymour a scoprire una verità agghiacciante: la pianta cresce solo a patto di essere nutrita con sangue umano. Diviso tra la disperazione di mantenerla in vita e l'orrore per le sue richieste, Seymour si ritrova in una situazione macabra quando, in un momento di frustrazione, lancia una pietra che colpisce accidentalmente un passante vicino ai binari del treno. L'ispirazione oscura lo porta a nutrire il corpo alla pianta, risvegliando la terribile realtà che il suo capolavoro botanico anela alla carne umana. Con l'alba, Audrey Jr. è notevolmente cresciuta, diventando la gloria del negozio, ma solleva una domanda spaventosa: come continuerà Seymour a soddisfare il suo macabro appetito? Le complicazioni si moltiplicano quando Mushnick inizia a sospettare delle abitudini alimentari segrete di Seymour, e la polizia locale comincia a investigare. Tra un numero di vittime che cresce e la fama improvvisa del negozio, Seymour deve affrontare la mostruosa creatura che ha nutrito con amore e terrore, portando lo spettatore in una spirale avvincente e morbosamente comica di pericolo e inganno.