Non aprite quella porta: L'inizio (2006)

Nel tumulto dell'America del 1969, dilaniata dalla guerra in Vietnam, due fratelli si apprestano a vivere le loro ultime ore di libertà prima della chiamata alle armi. Insieme alle loro fidanzate, si avventurano in un viaggio on the road, inconsapevoli del destino macabro che li attende. Il destino gioca una carta inaspettata: un incidente automobilistico li lascia immobili su una strada desolata, luogo che segna l'inizio della loro discesa nell'orrore. Nell'ombra di una cittadina del Texas, dove l'unico pilastro economico, un macello e impianto di confezionamento di carne, chiude i battenti, l'oscurità si nutre di disperazione. Tra i suoi abitanti si nasconde Thomas Hewitt, un uomo segnato dalla deformità e dalla follia, destinato a diventare l'incubo incarnato noto come Leatherface. La chiusura del mattatoio è solo l'inizio di una spirale di violenza: Hewitt si trasforma in carnefice, dando sfogo a una rabbia incontenibile che lo porterà a massacrare il proprio capo. Intanto, i due fratelli e le loro compagne incrociano la strada di colui che si spaccia per lo sceriffo: l'omicida Charlie Hewitt, zio di Leatherface, che sotto mentite spoglie intrappola i giovani e li conduce nella dimora famigliare. Qui, la follia si veste da cerimoniale, e l'orrore prende forma in una notte di terrore e depravazione, orchestrata da una famiglia di cannibali degeneri che vuole affinare gli istinti omicidi del giovane Leatherface. Nell'ombra di questa scena da incubo, una delle ragazze, Chrissie, sfugge all'occhio vigile dei Hewitt. Determinata a salvare i suoi amici, si imbarca in una disperata missione di salvataggio, trovando un alleato inaspettato in un motociclista animato da una sete di vendetta personale. Ma in una casa dove ogni angolo sussurra morte, la speranza è un lusso che pochi possono permettersi. "Non aprite quella porta: L'inizio" è un viaggio a ritroso nell'origine dell'orrore, una narrazione che si insinua sotto la pelle e vi rimane, chiedendovi di fronteggiare gli abissi più bui dell'animo umano. Fino a che punto si può spingere la disumanità, e quanta coraggio servirà per affrontarla?