The Vigil (2020)

Nelle ombre silenziose di Boro Park, un quartiere di Brooklyn avvolto nelle tradizioni della comunità ebraica ortodossa, un giovane uomo afflitto da una fede vacillante e problemi economici accetta malvolentieri di svolgere il ruolo di "shomer", l'antica pratica di vegliare sul corpo di un defunto durante la notte. Quello che inizia come un dovere solenne si trasforma ben presto in un incubo palpabile quando si rende conto di non essere solo: la casa, intrisa di un'atmosfera opprimente, diventa il teatro di giochi malvagi orchestrati da un'entità malevola. Dave Davis incarna con maestria il guardiano riluttante, offrendo una performance che trasuda una commovente mescolanza di nervosismo e stanchezza repressa. Man mano che la notte si snoda, il suo compito si muta in un viaggio spirituale ed esplorativo, che lo costringe ad affrontare non solo le sinistre forze soprannaturali che lo assediano, ma anche i dolorosi fantasmi del suo passato e i traumi sepolti della sua comunità. Sotto la guida attenta del regista Keith Thomas, al suo esordio sul grande schermo, la trama si dipana in un crescendo surreale e inquietante, dove i brividi di terrore si tramutano in una risoluzione commovente, lasciando dietro di sé un'eco di paura che persiste a lungo nella memoria dello spettatore. "The Vigil - Non ti lascerà andare" si avventura coraggiosamente in una dimensione del terrore soprannaturale meno esplorata, lontana dalle convenzionali narrazioni cristiane e immersa nel misticismo ebraico. Un'esperienza cinematografica che, con la sua miscela unica di orrore e specificità culturale, offre allo spettatore un viaggio avvincente, ricco di demoni, maledizioni e tutti quegli elementi che fanno scivolare un brivido lungo la schiena nel cuore della notte. Un film che non si limita a spaventare, ma che invita anche a una riflessione profonda, garantendo un'esperienza che va ben oltre il convenzionale spavento.