Il giardino delle vergini suicide (1999)

In una tranquilla periferia di Grosse Point, Michigan, negli anni '70, la vita di cinque sorelle Lisbon diventa l'ossessione segreta di un gruppo di ragazzi del vicinato. Le giovani Lisbon, avvolte da un'aura di mistero e incomprensibilità, vivono sotto l'occhio vigile di genitori severi e profondamente conservatori. La caduta inesorabile verso la tragedia si innesca con il gesto estremo della più piccola, Cecilia, che segna indelebilmente le esistenze di Therese, Mary, Bonnie e, soprattutto, Lux, la ribelle. Lux, quattordicenne sfacciata e determinata, sfida coraggiosamente il rigido controllo parentale, incarnando i desideri e le aspirazioni di libertà tipici dell'adolescenza. Il suo tumultuoso rapporto con il carismatico Trip Fontaine diventa un simbolo della lotta per l'emancipazione giovanile. Attraverso il filtro della nostalgia e della curiosità irrisolta, la vicenda delle sorelle Lisbon si disvela nella narrazione di uno degli ormai adulti ragazzi, che tenta di ricomporre il mosaico di quegli eventi lontani. "Il giardino delle vergini suicide", un racconto evocativo sull'innocenza perduta e sulla disperata ricerca di significato in un mondo che pare chiudere ogni via di fuga, è un film che ci porta a riflettere sull'abissale complessità dell'adolescenza e sull'impenetrabile natura del dolore umano.