La vita futura (1936)

Nelle strade di Everytown, nel cuore pulsante dell'anno 1940, l'allegria e la spensieratezza del periodo festivo vengono spazzate via dall'inquietante annuncio di una guerra globale. La società effervescente cede il posto a comunità frammentate e regressive, ignare delle cause e degli artefici di un conflitto che incatenerà le loro esistenze per decenni. Tra i sopravvissuti disillusi, spicca la figura di John Cabal, un uomo dalla visione illuminata, che intuisce il disastro imminente causato da questa guerra infinita. Con il passare del tempo, il conflitto si fa più asfissiante, e negli anni '60, la "Malattia Ambulante", un timore inesprimibile, inizia a divampare tra le rovine dell'umanità. La società, ormai un'ombra di ciò che era, precipita in un baratro di disperazione e desolazione. Tuttavia, nel cuore oscuro della sventura, l'indomabile volontà di sopravvivere si rifiuta di soccombere. Giunti agli anni '70, la piaga arretra, infondendo nuova vita nel mondo. La riemergenza di John Cabal segna l'alba di un'era di speranza: parla di un'organizzazione misteriosa, decisa a risollevarne le sorti. Un faro di rinascita si diffonde per il globo, ravvivando la fiamma della civiltà tra i gruppi di sopravvissuti isolati. Ne segue una straordinaria ricostruzione che, nelle decadi seguenti, permette alla società di riaffermarsi, imponente e rigogliosa, al sicuro nelle città sotterranee. Ma con l'avvento dell'anno 2035, alla vigilia della storica spedizione umana verso la Luna, l'eco di una ribellione contro il progresso, accusato di aver generato le guerre del passato, si insinua tra la popolazione. Il malcontento cresce, minacciando di riportare il mondo nel caos di un tempo. La tensione sale, e il destino di questa civiltà rinascente si bilancia su un filo sottile, lasciando lo spettatore sospeso, desideroso di scoprire quale futuro attenda gli abitanti di questo audace nuovo mondo.