Triage (2009)

Nella primavera agitata del 1988, due inseparabili amici e fotoreporter, Mark e David, si ritrovano a documentare la crudezza del conflitto nel cuore del Kurdistan. Mentre sono rifugiati in una clinica montana, in attesa dell'imminente offensiva, i segni del conflitto iniziano a incidere profondamente sul loro spirito. David, consumato dalla stanchezza e dalla nostalgia per la sua vita a Dublino e l'attesa di un figlio, decide di abbandonare il fronte, confidando in una pronta riunione con Mark. Tuttavia, quando Mark fa ritorno a casa, gravato dalle ferite e dall'assordante silenzio di David, la sua convalescenza si trascina con preoccupante lentezza, e il suo comportamento diventa sempre più errante. Elena, la sua ragazza, osservando i mutamenti in Mark, si trova smarrita e angosciata. Spinta dall'urgenza di aiutare l'uomo che ama, chiama in causa suo nonno, un esperto psicologo spagnolo, sperando che possa fare luce sugli oscuri tormenti che sembrano affliggere Mark. La domanda che incombe è inevitabile: il sempre allegro e apparentemente distaccato Mark si sta nascondendo dietro una maschera? Sotto il suo sorriso forzato, si cela forse un'anima profondamente segnata dalle atrocità testimoniare e da un senso di colpa inconfessabile? La guerra non finisce quando si abbandona il campo di battaglia, e "Triage" svela come le cicatrici più profonde sono spesso quelle che non si vedono ad occhio nudo.