Ma papà ti manda sola? (1972)

Nelle strade in pendenza di San Francisco si dipana una commedia esilarante che unisce destini disparati al seguito di quattro borse di tela scozzese identiche, fulcro di un intricato balletto di equivoci. "Ma papà ti manda sola?" è un'opera diretta da Peter Bogdanovich, che omaggia il genio comico di Howard Hawks con una sinfonia di caos e risate. Al centro di questo caleidoscopio narrativo si trova l'imperturbabile Judy Maxwell, un'energica giovane donna con una doppia ossessione: una fame insaziabile e un interesse, a tratti inquietante, per il seducente e intellettuale Dr. Howard Bannister. Interpretato con uno humour glaciale da Ryan O'Neal, Bannister si ritrova inaspettatamente al centro del vortice scatenato dalla tenace Judy, mentre è alle prese con le sue ricerche su formazioni rocciose ignee. Mentre Judy e Howard si destreggiano tra attrazione e confusione, la città pullula di personaggi colorati: due accademici rivali, un informatore governativo con documenti segretissimi e una donna con un tesoro di gioielli rubati. Tutti, a loro insaputa, legati dal destino capriccioso delle loro valigie gemelle che, una volta scambiate nel caotico Hotel Bristol, innescano una serie di eventi esilaranti. Con l'escalation di equivoci, la fidanzata di Howard, l'irreprensibile e autoritaria Eunice, magistralmente interpretata da Madeline Kahn, viene rapita, e il pandemonio si intensifica. Inseguimenti adrenalinici lungo le strade iconiche della città, battute sagaci e un turbinio di gag irresistibili si susseguono in una corsa contro il tempo per svelare la verità dietro al carosello di valigie. "Ma papà ti manda sola?" tesse una trama densa di identità sbagliate e segnali incrociati, dove la mancanza di paleontologi e tigri è ampiamente compensata da una risata dietro l'altra e colpi di scena inattesi ad ogni angolo. Un film che promette di essere un'irresistibile commedia degli equivoci, dove solo l'astuzia e forse un pizzico di fortuna possono riportare l'ordine nel delizioso disordine.