Clerks (2000)

Nelle monotone giornate di Dante Hicks, la routine quotidiana scorre tra gli scaffali del Quick Stop, dove ogni ticchettio dell'orologio sembra inesorabilmente uguale al precedente. Il suo migliore amico, Randall Graves, popola il retrobottega del negozio di video accanto, solcando il tempo più nell'arte della progettazione di scherzi che nel servire i clienti. La quiete di questa esistenza in bianco e nero si spezza quando Leonardo Leonardo, miliardario dal cuore oscuro e dalla mente distorta, decide di posare il proprio sguardo su di loro. E così, come in un gioco del destino, le vite di Dante e Randall si trovano sconvolte da una serie di eventi tanto bizzarri quanto irresistibili. Proprio quando pensavano di aver visto tutto, il duo si ritroverà a navigare in avventure che sfidano l'immaginazione: dal gestire le marachelle di una scimmietta irriverente, al confrontarsi con animatori coreani, passando per il baseball dei piccoli ligi e le esportazioni canadesi, fino ad affrontare il passato amoroso di Randall, che sembra avere più sfumature di quanto si immaginasse. Tra una citazione di "Star Wars" e l'apparizione di una serratura frigorifera ribelle, il loro viaggio attraverso stravaganze quotidiane li vedrà alle prese con personaggi come Judge Reinhold e con nodi narrativi che ricordano i labirinti de "The Matrix". E in tutto questo caos ordinato, Jay e Silent Bob, i perpetui scansafatiche, non mancheranno di aggiungere il loro tocco di nonchalant inutilità. In "Clerks", la serie, l'humor nero e la comicità stralunata sono gli unici certi compagni di lavoro per Dante e Randall, mentre cercano di tenersi a galla in una realtà che sembra sempre più propensa a trasformare ogni loro giorno di ordinario lavoro in una commedia degli equivoci dalle infinite sorprese.