Un uomo per tutte le stagioni (1966)

Nell'effervescente Inghilterra del sedicesimo secolo, l'ossessione del Re Enrico VIII per un erede maschio getta una cupa ombra sulla nazione. La sua irrefrenabile necessità di divorziare dalla prima consorte, Caterina d'Aragona, per sposare Anna Bolena, scuote le fondamenta di un'epoca in cui il matrimonio è governato dalla benedizione papale. In questo contesto tumultuoso si dipana la vicenda di "Un uomo per tutte le stagioni", incentrata sulla figura di Sir Thomas More, neoeletto Cancelliere, devoto cattolico, uomo di incrollabile rettitudine morale. Il silenzio ostinato di More di fronte ai capricci coniugali del Re lo etichetta come uomo di principio, tuttavia il suo tacito dissenso non riesce a soddisfare il desiderio di Enrico di ottenere un avallo pubblico. Il rifiuto di More di piegare le proprie convinzioni lo pone in netto contrasto con il sovrano, innescando un conflitto che si spinge oltre il personale e sfiora l'eresia teologica, mentre Enrico osa rompere con Roma. Con l'arrogante autoproclamazione del Re a capo della Chiesa d'Inghilterra, il silenzio di More diventa più profondo, le sue convinzioni messe alla prova ma mai infrante, nemmeno di fronte all'insistenza del Parlamento che richiede un giuramento di fedeltà. More cerca rifugio nella rinuncia, sperando di ritirarsi in una vita di oscurità, lontano dall'implacabile ricerca di approvazione del Re. Ma la risoluta intransigenza di Enrico non accetta nulla di meno del sostegno pubblico di More, una richiesta che culmina con l'accusa infondata di corruzione nei suoi confronti. Un processo straziante prende forma, e un tempo alleato, Sir Richard Rich, lo tradisce, trascinando il leale Cancelliere verso un destino tragico. "Un uomo per tutte le stagioni" è un racconto intramontabile di integrità, coraggio e sacrificio supremo. Ritrasse l'essenza di un uomo che, amando la vita, possiede la forza di rinunciarvi per i suoi principi, un uomo per cui il silenzio grida più forte delle parole, un uomo per tutte le stagioni.