Nel silenzio delle parole non dette, "La forma della voce" segue il percorso redentivo di Shoya Ishida, un ragazzo che, durante i suoi anni scolastici, si è macchiato di bullismo ai danni della nuova compagna di classe, Shoko Nishimiya, la cui sordità la rende bersaglio facile per la crudeltà infantile. Il suo agire spietato si riverbera con forza nel corso degli anni, lasciandolo isolato e braccato dai rimorsi di una gioventù segnata da scelte avventate e crudeli.
Con il fardello del passato che pesa sulle spalle e un futuro privo di direzione, Shoya intraprende un viaggio emotivo di redenzione e autoscoperta. Determinato a riparare i ponti bruciati e a dare un nuovo significato alla propria esistenza, cerca di riconciliarsi con Shoko. Ma il percorso non è semplice: tra intenzioni sincere e la lotta per dimostrare che il suo cambiamento va oltre l'egoismo, Shoya dovrà affrontare sfide tanto interiori quanto sociali.
"La forma della voce" è un delicato affresco di crescita personale e di riscatto, un film che tocca le corde dell'empatia e della comprensione, intessendo una narrazione che sfida lo spettatore a guardare oltre i gesti e a percepire la profondità dei silenzi.