Il dittatore dello stato libero di Bananas (1971)

Nella tumultuosa Repubblica di San Marcos, incastonata nel cuore pulsante dell'America Latina, l'aria è resa densa da intrighi politici e colpi di stato. È proprio qui che il Presidente cade sotto i colpi di un'astuta insurrezione, tessuta dal generale Emilio M. Vargas. Lontano da questa scena di ambizione e potere, a New York, Fielding Mellish è un semplice tester di prodotti che vive una vita ordinaria, la cui esistenza prende una svolta inattesa quando incontra la passionale attivista politica, Nancy. Nancy, in cerca di un leader carismatico e determinato, trova in Mellish solo un adorabile ma immaturo sognatore. Preso da un ardore che sfida la ragione, Mellish decide di catapultarsi nel caos di San Marcos, nel tentativo audace di conquistare il cuore dell'attivista e dimostrare il proprio valore. Senza saperlo, diventa un pedone nel gioco mortale del generale Vargas, che mira a farlo fuori per ingraziarsi il sostegno degli Stati Uniti e schiacciare la resistenza dei ribelli capitanati da Esposito. Ma il destino è imprevedibile e, quando i ribelli salvano Mellish, lo arruolano nelle loro fila e lo forgiano nelle arti della guerriglia. Nel frattanto, Esposito si perde nei meandri dell'intossicazione del potere, lasciando vacante uno spazio che Mellish, ora trasformato in guerriero e leader, è pronto a colmare, rivestendo i panni del nuovo Presidente di San Marcos. Con una barba che simboleggia il suo cammino e un'autorità appena scoperta, Mellish torna negli USA per cercare sostegno finanziario per il suo paese. L'incontro con Nancy è inevitabile: lei lo rivede trasformato, non più il ragazzo di cui dubitava, ma un eroe politico, un uomo che ha osato stravolgere il proprio destino. Tra loro si riaccende una scintilla, e la loro storia si dipana come una narrativa coinvolgente di amore, coraggio e rovesciamenti di fronte, in un mondo dove le banane non sono l'unico elemento fuori dal comune.