Bella di giorno (1967)

Nella Parigi degli anni '60, brillante e affascinante, si dipana la storia di Séverine Serizy, una giovane donna di straordinaria bellezza. Sposata con Pierre, un affascinante chirurgo, Séverine vive in un matrimonio che più che dalla passione è caratterizzato dalla convenienza. Nonostante le attenzioni e le ricchezze che il marito le offre, tra loro si allarga un abisso fatto di desideri inespressi e di una intimità mancata, poiché Séverine si trova incapace di abbandonarsi fisicamente al consorte. Nel chiarore del giorno, Séverine intraprende un percorso di scoperta che la porta verso un mondo segreto e proibito, un appartamento d'incontri che cela al suo interno una casa d'appuntamenti. La scelta di Séverine di varcare questa soglia è guidata meno dai bisogni economici e più da una necessità psicologica profonda, una sorta di bisogno di autodegradazione, lascito di un trauma infantile che ha radici oscure nel suo passato. Mantenedo il rispetto esteriore del suo matrimonio, Séverine si ritaglia delle ore pomeridiane, tra le due e le cinque, per vivere la sua professione segreta, guadagnandosi così il soprannome di "Bella di giorno". Giocando sul filo di una doppia esistenza, tra rispettabilità e professione ossessiva, ella si avventura anche in fantasie audaci e provocanti, una fuga dalla realtà che alimenta i suoi desideri più inconfessabili. Il film "Bella di giorno" tessuto con maestria narrativa, esplora la complessa condizione femminile, un'esistenza sospesa tra le aspettative sociali e i desideri segreti. Propone un viaggio enigmatico nelle profondità dell'animo umano, invitando lo spettatore a riflettere sui misteri della psiche e sul confine sfocato tra realtà e fantasia.