Butter (2011)

Nel cuore agreste dell'Iowa, una bizzarra competizione si prepara a scatenare passioni, intrighi e talenti nascosti. Bob Pickler, un artista dallo spirito modesto ma dalle mani d'oro, è il non contestato maestro della scultura in burro. Con una serie di 15 vittorie all'attivo nel campionato statale, le sue creazioni da maestro trasformano semplici blocchi di burro in opere d'arte stupefacenti. Tuttavia, la sua moglie Laura, guidata da ambizioni sfrenate e un ego smisurato, cavalca il successo di Bob per lanciarsi in politica e sognare in grande: dalla poltrona di governatore fino alla Casa Bianca. Quando gli organizzatori della competizione, nel nome della sportività, invitano gentilmente Bob a ritirarsi per lasciare spazio a nuovi artisti, il futuro politico di Laura sembra scivolare via come burro al sole. Decisa a non lasciare che il legato dei Pickler si sciolga nell'oblio, Laura afferra il coltello da scultore e salta nell'arena della competizione, pronta a schiacciare sul nascere ogni nuova promessa con la sua tempra d'acciaio. Ciò che Laura non si aspetta è l'irruzione di Destiny, una ragazzina di 10 anni dal passato incerto e dalla pelle color ebano. Orfana e passata di famiglia in famiglia, Destiny non ha mai conosciuto stabilità né riconoscimento, ma davanti all'ultima scultura vincente di Bob, una rappresentazione in burro dell'Ultima Cena, qualcosa si accende dentro di lei. Emergendo come inaspettata rivale, Destiny scolpisce con il cuore, e le sue opere riflettono la resilienza e lo spirito di chi ha già affrontato troppe battaglie. Mentre la tensione cresce verso l'apice dello stato fieristico, ogni colpo di spatola diventa un affondo strategico. Laura, in preda alla disperazione, non esita a usare tattiche scorrette per sopravanzare la giovane rivale. Nel frattempo, Brooke, una prostituta ciclista con un conto in sospeso con i Pickler, specialmente con Laura, entra in scena come un imprevedibile jolly. Con l'arrivo della fiera, il tranquillo mondo delle sculture in burro si trasforma in un teatro di ambizioni sfrenate e talenti inaspettati. Tra passi falsi e strategie ardite, in questo campo di battaglia cremoso, dove ogni personaggio ha un ruolo da giocare, si scopre che a volte, per vincere, bisogna avere il cuore più morbido del burro.