Grano rosso sangue (1984)

Attraversando le distese infinite del Midwest, Burt e Vicky si ritrovano ad affrontare un'improvvisa tragedia: la loro auto investe un bambino sbucato da un campo di mais. Sconvolti e in cerca di aiuto, si dirigono verso Gatlin, una cittadina che sembra dimenticata dal tempo e dall'uomo, avvolta in un silenzio inquietante. Mentre cercano risposte, il mistero si infittisce: cartelloni pubblicitari sbiaditi, calendari fermi a date passate e una chiesa che, contro ogni aspettativa, mostra segni di attività recente. Burt, guidato da un'inspiegabile curiosità, sente il bisogno di esplorare ulteriormente, nonostante l'ansia crescente di Vicky. I due si trovano a svelare il velo su un segreto inimmaginabile, radicato nelle profondità del grano rosso sangue che circonda la città. A orchestrare il terrore è Isaac, un giovane predicatore dall'eloquio incendiario, che ha condotto i bambini di Gatlin a compiere un'azione inconcepibile, lasciando dietro di sé solo il silenzio. Burt e Vicky, sperduti tra le strade deserte e i sussurri tra le spighe, si trovano ben presto a lottare non solo per comprendere la realtà di quel luogo, ma anche per la loro stessa sopravvivenza. Con ogni passo all'interno di Gatlin, la speranza di uscirne vivi sfuma sempre più, mentre i campi di mais sembrano nascondere occhi che osservano, giudicano e attendono il momento dell'ultimo raccolto.