Otto uomini fuori (1988)

Nel fervore del baseball del 1919, i Chicago White Sox si erigono come campioni indiscussi, ma il loro trionfo è offuscato da una profonda amarezza. Sotto la guida di un proprietario avaro, Charles Comiskey, e dilaniati da divisioni interne, la squadra si ritrova nel mirino di astuti giocatori d'azzardo. La proposta è allettante: ingenti somme di denaro per perdere di proposito le partite della serie. Alcuni giocatori accettano, attratti da promesse ben più generose di quelle mantenute. Tra i ranghi tormentati dei White Sox, due figure emergono con forza: Buck Weaver, l'instancabile, e il mitico Shoeless Joe Jackson, che, di fronte al bivio tra integrità sportiva e guadagno illecito, decidono di dare il massimo sul campo. Nonostante le avversità, e contro ogni previsione, i White Sox rischiano di ribaltare uno svantaggio di 3-1 nelle partite decisive. Ma quando la verità si fa strada, due anni dopo, i giocatori vengono risucchiati in un vortice di battaglie legali. Anche se il verdetto di un giuria li proclama innocenti, il commissario del baseball, Landis, ha in serbo un destino diverso per loro: l'ostracismo a vita dallo sport che amano. Buck Weaver, in particolare, dedicherà il resto della sua esistenza al tentativo di ripulire il suo nome, in un inesorabile viaggio attraverso le cicatrici profonde lasciate da questo scandalo senza precedenti. "Otto uomini fuori" è una storia di tentazione e onore, di sconfitte e di lotte contro l'ingiustizia, un affresco umano e storico che si dipana sullo sfondo di uno sport che è più di un gioco: è lo specchio di un'America in bilico tra eroismo e caduta.