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Poster of I Killed My Mother

J'ai tué ma mère (2009)

“I Killed My Mother”

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Trama

Nel cuore di Montréal, si snoda il percorso di crescita di Hubert Minel, un sedicenne alle prese con le incertezze dell'adolescenza e la complessità dei legami familiari. Hubert, iniziando l'undicesimo anno in una scuola pubblica, si trova intrappolato in un rapporto teso e conflittuale con sua madre, Chantale Lemming. Un tempo oggetto della sua adorazione, ora Chantale è diventata per il figlio una fonte di sentimenti ambivalenti, in cui l'amore si mescola a disprezzo e astio. Il padre, Richard Minel, risulta una figura evanescente, vicino solo geograficamente ma distante sul piano emotivo, incapace di affrontare le responsabilità genitoriali. Quella che un tempo era un'intesa tenera, ora oscilla pericolosamente sull'orlo dell'animosità, con interazioni che degenerano spesso in furiosi scontri verbali. L'idea di dover riconoscere l'esistenza di Chantale in un compito scolastico spinge Hubert in una spirale di negazione, tanto da inventare una menzogna sulla sua morte. Egli anela alla libertà che l'eredità di sua nonna gli promette al compimento dei diciotto anni, ma per il momento è costretto a navigare nel vortice del mondo di sua madre, un universo di maglioni kitsch, decorazioni di cattivo gusto, manipolazioni e senso di colpa. Alla ricerca di conforto nei turbolenti anni dell'adolescenza, Hubert trova consolazione nell'amicizia nascente con Antonin Rimbaud e un inaspettato legame con la sua insegnante, Julie Cloutier. Antonin, che mantiene un rapporto più sereno con la madre divorziata, e Julie, l'unica adulta che sembra comprendere il turbinio interiore di Hubert, diventano i suoi punti di riferimento nel tumultuoso mare della sua realtà. In questo vortice di rabbia selvaggia, affetto in trasformazione, risvegli artistici e il gusto amaro dell'ostracismo, la vita di Hubert subisce una svolta significativa quando Chantale incontra per la prima volta Hélène, la madre di Antonin. Questa narrazione avvincente, semi-autobiografica e nata dalla mente del ventenne regista Xavier Dolan, svela il tessuto di amore e odio che unisce una madre e un figlio, e la ricerca incessante di identità nel tumulto dell'adolescenza.