Mommy (2014)

Diane Després, vedova da tre anni e soprannominata "Die" dall'ambiente che la circonda, combatte quotidianamente per crescere suo figlio adolescente Steve, un ragazzo dal temperamento burrascoso e dall'animo fragile. Tra momenti di intensa tenerezza e violente esplosioni di rabbia dovute al suo disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD), il legame tra madre e figlio si snoda su un filo sottilissimo, costantemente teso tra amore incondizionato e la dura realtà delle loro vite. Dopo l'ennesimo atto di violenza che lo vede protagonista, Steve viene espulso da un istituto per minori, costringendo Diane a una scelta drastica: affrontare il rischio di tenerlo a casa, o accettare che venga trasferito in un carcere minorile, un luogo dal quale teme non avrebbe alcuna possibilità di ritornare. Nella loro quotidiana lotta per la sopravvivenza, Diane si barcamena tra lavori precari, spesso umilianti, pur di mantenere un tetto sopra le loro teste. Ma quando tutto sembra perduto, l'aiuto arriva da una fonte inaspettata: Kyla, la nuova vicina, un'insegnante in pausa dalla professione a causa di problemi personali che si manifestano con un balbettio paralizzante. Incapace di rimanere indifferente di fronte alla disperazione di Diane e Steve, Kyla offre il suo sostegno in un momento di drammatica necessità, diventando la loro inaspettata ancora di salvezza. Sospesi tra fragilità e speranza, i Després insieme a Kyla intrecceranno destini in un viaggio emozionante che esplorerà la profondità del legame familiare, l'insolita amicizia e la forza ritrovata nel sostegno reciproco. "Mommy" è una storia di lotte intestine e di riscatto, un commovente ritratto di una famiglia poco convenzionale che si affida all'imprevedibile tessuto della comunità per cercare una via verso la guarigione.