L'amico americano (1977)

Nell'ombra grigia di Amburgo, la vita di Jonathan Zimmermann, un modesto corniciaio, si tinge di tenebre quando la diagnosi di leucemia scuote le fondamenta della sua esistenza. Mentre è già turbato dal pensiero della morte, il suo cammino incrocia quello di Tom Ripley, un affabile mercante d'arte americano con pratiche poco ortodosse. Ripley ha messo su un giro d'affari lucroso con un falsario d'arte, spacciando capolavori contraffatti come autentici. Ma una svolta ancor più oscura lo attende quando un socio lo introduce nel mondo brutale dell'omicidio. Zimmermann, con la spada di Damocle della malattia sopra la testa, si presenta come una pedina ideale per Ripley e il socio: un corniciaio malato terminale è l'ultimo a cui si penserebbe come sicario. Tra la disperazione di assicurare un futuro alla sua famiglia e l'urgenza della sua condizione, Zimmermann accetta la proposta di entrare in questo gioco mortale. Immergendosi in un universo di inganni e doppi giochi, la sua vita si trasforma in una tela distorta, macchiata di violenza e tradimento. Man mano che affonda in queste acque oscure, si trova sempre più legato al manipolatore Ripley, formando un'alleanza complicata e instabile. "L'amico americano" è una narrazione metaforica che esplora la relazione tra la cultura tedesca del dopoguerra e il fascino dell'idealismo americano, simboleggiato dalla Hollywood d'epoca. Le apparizioni di svariati registi hollywoodiani arricchiscono il tema, aggiungendo spessore a questo profondo dramma criminale. Un racconto inquietante di disperazione e sopravvivenza, che dipinge fino a che punto un uomo può spingersi per proteggere chi ama, in un universo dove arte e omicidio si mescolano in modo inextricabile.