La belva dell'autostrada (1953)

Durante una tranquilla partita di pesca verso San Felipe, Gilbert Bowen, abile disegnatore, e Roy Collins, proprietario di un'officina, si imbattono in una svolta inaspettata che trasformerà una semplice gita in un incubo vivente. L'incontro con un misterioso automobilista in panne si rivela essere una trappola mortale: l'uomo è Emmett Myers, un evaso dalla psiche instabile e dal passato macchiato dal sangue di innocenti uccisi nella sua folle fuga verso la libertà. Con una cortesia che si trasforma in una pericolosa ospitalità, Bowen e Collins invitano Myers a bordo del loro veicolo, ignari del gioco del gatto col topo che stanno per intraprendere. Man mano che il viaggio si dipana sotto il sole cocente della Baja California, il sadico Myers prende un perverso piacere nel tormentare e minacciare i suoi incauti ostaggi, giocando con loro in un crescendo di tensione e terrore. La destinazione finale di Myers è un traghetto, la sua speranza di raggiungere la terraferma, ma per Bowen e Collins la sfida è sopravvivere abbastanza a lungo per tentare la fuga o per essere salvati dalle autorità messicane. Con l'ombra della morte che aleggia su di loro e le parole minacciose dell'evaso che risuonano come un presagio, "La belva dell'autostrada" si rivela un viaggio spietato e implacabile attraverso le tenebre dell'animo umano, in cui la speranza si aggrappa a un filo sottile e ogni miglio percorso potrebbe essere l'ultimo.