L'ultimo esorcismo (2010)

Nelle cupe lande della Louisiana, il Reverendo Cotton Marcus, un evangelista rodato dalle molteplici prediche, si trova ad un bivio tra la fede e lo scetticismo. Cresciuto in seno a un'educazione religiosa rigida, inizia a dubitare delle verità che un tempo predicava, soprattutto dopo aver vissuto una crisi personale quando la scienza, e non la preghiera, ha salvato la vita di sua moglie durante un parto difficile. Intenzionato a smascherare l'illusione delle pratiche esorcistiche, Marcus, assieme alla regista Iris Reisen e al cameraman Daniel Moskowitz, intraprende un viaggio audace per documentare quello che prevede essere il suo ultimo atto da predicatore: l'esorcismo di Nell, la giovane figlia dell'agricoltore Louis Sweetzer, che è fermamente convinto della possessione demoniaca della ragazza. Visto come un'opportunità d'oro, Marcus si appresta a svelare i suoi trucchi dell'esorcismo di fronte all'occhio implacabile della cinepresa. Una volta arrivati a Ivanwood, l'ostilità del fratello di Nell, Caleb, dà il benvenuto alla troupe, preludio di un confronto agghiacciante. L'esorcismo di Nell si compie, con i trucchi di Marcus messi in bella mostra. Però, man mano che la notte si insinua nella disfunzionale realtà familiare degli Sweetzer, una serie di eventi inspiegabili e soprannaturali inizia a minare lo scetticismo di Marcus. La presunta finzione dell'esorcismo si scontra con fenomeni che sembrano sfidare ogni logica. "L'ultimo esorcismo" ci trascina in un viaggio avvincente nel cuore delle tenebre, dove la linea tra fede e dubbio si fa pericolosamente sottile. Mentre Marcus si addentra in questo inquietante labirinto, si trova a dover affrontare la possibilità che potrebbe aver sottovalutato il potere dell'invisibile. Potrebbe davvero esserci un'entità malvagia che tiene Nell sotto il suo controllo? L'inquietante verità aspetta di essere rivelata in questo racconto che sfida il limite tra realtà e superstizione, regalandoci un thriller soprannaturale che non si limita a spaventare, ma ci spinge a interrogarci sui confini della nostra fede.