Il tagliaerbe (1992)

Nell'ambito della scienza sperimentale, "Il tagliaerbe" ci catapulta nel mondo di Jobe, un giardiniere dal cuore puro e dalla mente semplice, la cui vita sta per essere stravolta da un esperimento audace. Il dottor Angelo, un visionario scienziato, intravede in Jobe non solo il custode del verde ma la tela perfetta su cui dipingere un'impresa rivoluzionaria: incrementare l'intelligenza umana attraverso farmaci sperimentali e sistemi di realtà virtuale ultramoderni. La monotona esistenza di Jobe si trasforma in un'avventura cibernetica, in cui la sua mente, una volta immacolata e lineare come i prati che curava, si espande in un intricato labirinto di conoscenza e fantasia. Tuttavia, come in ogni esperimento al confine dell'ignoto, i risultati sorprendono persino il suo creatore. Mentre Jobe si innalza verso vette di brillantezza inimmaginabili, inizia a piantare i propri semi di volontà, distorcendo il percorso della ricerca. L'abisso della realtà virtuale diventa sempre più profondo, e Jobe, ormai padrone della situazione, guida l'esperimento verso territori inesplorati, mettendo in dubbio il controllo dello scienziato che ha dato vita alla sua metamorfosi. Con l'escalation dell'intelligenza di Jobe cresce anche il pericolo che rappresenta. Quel che era iniziato come una nobile ricerca dell'ingegno si muta in un viaggio carico di effetti collaterali imprevisti e risvolti inquietanti. "Il tagliaerbe" è un'affascinante incursione nell'inesplorato, un conflitto tra ambizione e etica, che interroga il potere incontrollato della tecnologia e il reale costo dell'intelligenza. Un viaggio nei vividi paradossi della realtà virtuale, dove confini tra illusione e realtà si confondono, rendendolo un'esperienza imperdibile per coloro che osano guardare oltre l'ordinario.