Il fiume (1951)

Harriet, ora adulta, racconta la storia della sua maturità, crescendo come cittadina britannica e figlia di un direttore di una pressa di iuta nella regione indiana del Bengala, dove vivevano in una grande casa sulle rive di uno dei fiumi sacri. All'epoca è la maggiore di sei fratelli - cinque femmine e un maschio - con un altro in arrivo e con un'età nettamente superiore a quella degli altri fratelli. Per questo motivo, trascorre molto tempo con un membro onorario della famiglia, una tarda adolescente - non proprio adulta - di nome Valerie, anch'essa di nazionalità britannica e figlia del proprietario di una pressa di iuta. Un'altra amica, arrivata da poco a casa dopo aver frequentato la scuola occidentale, è Melanie, la figlia birazziale del signor John, cittadino britannico, e della sua defunta moglie indù. Sia il signor John che Melanie si rendono conto della sua difficile posizione, a cavallo tra la cultura hindi e quella occidentale. Il loro piccolo mondo viene scosso dall'arrivo del capitano John, cugino del signor John ed ex militare americano con una protesi alla gamba, risultato del suo periodo di guerra. È un uomo un po' scontroso, che fugge da tutto ciò che gli ricorda il periodo precedente alla sua disabilità fisica. In ogni caso, ha un effetto su tutte e tre le Harriet, Valerie e Melanie in modi diversi, che tuttavia mette alla prova le loro amicizie. In combinazione con altre cose che accadono, questo può fornire ad Harriet una visione più ampia della vita nella sua maturità.