Il serpente e l'arcobaleno (1988)

Dopo un'avventura nell'Amazonia che ha saputo infondere nuova fiducia nelle sue capacità, il dottor Dennis Alan, ricercatore di Harvard, viene chiamato a destreggiarsi in una missione tanto insolita quanto pericolosa. Invitato dal presidente di una prestigiosa azienda farmaceutica di Boston, Andrew Cassedy, Alan si trova di fronte a un mistero che fonde la scienza medica con le leggende più oscure: scoprire la verità dietro la presunta resurrezione di un uomo di nome Christophe, avvenuta ad Haiti grazie a un enigmatico farmaco vudù. La curiosità spinge il dottor Alan verso l'isola caraibica di Haiti, terra di ribellioni e di un popolo in tumulto dopo la caduta del dittatore "Baby Doc" Duvalier. Qui, il confine tra il rigore della scienza e l'oscurità della superstizione diventa labile. Alan si unisce agli sforzi di Marielle Duchamp, la dottoressa che ha in cura Christophe, affrontando insieme a lei un ambiente caotico, dove la corruzione della polizia e la stregoneria regnano sovrane. Ma il pericolo è onnipresente e la figura minacciosa di Dargent Peytraud, capo dei temuti Tonton Macoute e stregone di potere, incombe su di lui, trasformando la sua ricerca scientifica in un viaggio agli inferi, dove il concetto stesso di morte viene messo in discussione. Nell'incrocio perverso tra ribellione e magia nera, il nostro eroe scoprirà che ad Haiti la morte potrebbe essere soltanto l'inizio di un percorso che si dirama verso l'inconcepibile. "Il serpente e l'arcobaleno" non è solo il titolo di questa avventura travolgente, ma il simbolo di un viaggio dove le ombre dei defunti danzano e la realtà può essere ingannevolmente sfuggente. Un racconto che intreccia il fascino della scienza col soprannaturale, e lascia intuire che, sul suolo haitiano, nulla è come sembra.