War, Inc. - La fabbrica della guerra (2008)

Nel cuore controverso di "War, Inc. - La fabbrica della guerra", il campo di battaglia si sposta tra le fredde pareti di una sala riunioni d'azienda nel martoriato stato di Turaqistan. Qui, lo sfruttamento è lo status quo, orchestrato da una compagnia privata americana guidata da un ex Vice Presidente degli Stati Uniti, in cerca di lucrose opportunità nel caos post-bellico. La trama si infittisce quando il CEO della corporation incarica un afflitto ma abilissimo sicario di portare a termine un'impresa che pare impossibile: eliminare un influente ministro del petrolio mediorientale. La missione si complica quando il sicario deve assumere l'identità di un organizzatore di fiere aziendali, un ruolo che lo catapulta nel cuore dell'opulenza e del disinganno, orchestrando il matrimonio sfarzoso della ribelle e stravagante popstar del Medio Oriente, Yonica Babyyeah. Questo evento di alto profilo non è soltanto il palcoscenico ideale per il previsto assassinio, ma anche una cortina fumogena per tenere a distanza una reporter di sinistra, seducente quanto insistentemente critica. Mentre il sicario si destreggia tra la sua missione e la sua copertura, inizia a lottare con i demoni interiori che minacciano di soverchiarlo. In un labirinto di avidità corporativa, intrighi politici e turbamenti personali, "War, Inc." sferza un attacco tagliente contro la corporatizzazione dei conflitti, dove gli interessi si mescolano e si confondono, le lealtà vengono messe alla prova e il prezzo finale da pagare è spesso l'umanità stessa. Con questa intricata rete di potere e inganni, il film ci ricorda che, in guerra, il nemico più letale è spesso nascosto in bella vista, e a volte quello che sembra un affare, si rivela essere una trappola mortale.