Come le foglie al vento (1956)

Nel cuore pulsante di New York, il 24 ottobre 1955, Mitch Wayne, diligente geologo per la Hadley Oil Company, incontra Lucy Moore, segretaria esecutiva, nell'ufficio del suo capo. Un invito a una conferenza da parte di Mitch si trasforma nel preludio di un intricato triangolo amoroso, tessuto sullo sfondo di un capriccio di Kyle Hadley, figlio ribelle di un magnate del petrolio e amico d'infanzia di Mitch, che aspira a un semplice sandwich del Club 21. La scintilla tra Mitch e Kyle si accende per la stessa donna, la seducente Lucy. Kyle, playboy e alcolizzato, cerca invano di conquistare l'affetto di Lucy con le lusinghe della sua ricchezza, per poi finire per mettere a nudo la sua anima, gesto che condurrà al loro matrimonio. La coppia si dirige verso le spiagge assolate di Acapulco, dove Kyle mitiga le sue abitudini selvagge e abbandona l'alcool, trovando così un'apparente serenità coniugale. Ma gli echi di antichi desideri persistono nell'ombra della sorella di Kyle, Marylee, nota per la sua morale elastica e per l'amore non corrisposto verso Mitch, che la considera solo come una sorella. Quando Kyle viene a sapere di poter essere sterile, la sua sobrietà vacilla e si rituffa negli abissi dell'alcol, spinto dalle insinuazioni maligne di Marylee riguardo a un presunto tradimento tra Lucy e Mitch. La situazione degenera ulteriormente quando Lucy annuncia la sua gravidanza, scatenando la gelosia di Kyle, che accusa Mitch di essere il padre del bambino. In una girandola di emozioni, dove amore, amicizia e legami familiari si intrecciano e si scontrano, una tragica catena di eventi si svolge, spingendo i personaggi in un vortice di inganni, malintesi e dolore, tratteggiando un commovente ritratto della vulnerabilità umana e della complessità delle relazioni.